Scheda libro
Incontri troppo ravvicinati
Polizia, abusi e populismo nell'Italia contemporanea
In stock
L’istituzione della polizia costituisce uno dei capisaldi dello stato moderno. Il mantenimento dell’ordine pubblico, il rispetto delle leggi, la repressione della criminalità, hanno accompagnato l’affermarsi e il riprodursi dei rapporti di produzione capitalisti. Malgrado Robert Peel (che istituì la Metropolitan Police nel 1829) si prefiggesse l’obiettivo di fare della polizia un’interfaccia tra lo stato e la società, allo scopo di attenuare i conflitti della società industriale, gli effetti sono stati opposti. Le disuguaglianze sociali, economiche, razziali e di sesso, hanno fatto sì che l’operato delle forze dell’ordine assecondasse e riproducesse la distinzione tra classi laboriose e pericolose. Questo libro esplora l’agire delle forze di polizia a partire dalla contraddizione tra il mantenimento dell’ordine pubblico e della pace sociale e le pratiche repressive che spesso degenerano in episodi tragici. A partire dall’analisi delle morti tragiche di Federico Aldrovandi e Riccardo Magherini, il testo conduce il lettore in un’analisi articolata dei modelli organizzativi e delle pratiche poliziesche, che riflettono il clima populista delle società contemporanee, dentro il quale si affermano anche forme privatiste e private di polizia.