Scheda libro
Guy Debord
Che noi viviamo in una «società dello spettacolo» è ormai comunemente ammesso, dai direttori della televisione fino all’ultimo dei loro beneficiati. Di fronte all’invadenza dei mass-media che si usa additare nei bambini che passano la primavera della loro vita davanti al televisore, o riguardo alla deplorata «spettacolarizzazione» dell’informazione su eventi tragici come guerre e catastrofi, è ormai di rigore il riferimento alla «società dello spettacolo». I più informati asseriscono anche talvolta che questo termine sarebbe il titolo di un libro di un certo Debord, facendo così supporre che questi sia una specie di McLuhan più oscuro. Ma raramente si dice qualcosa di più preciso. Bisogna deplorare questa «disinformazione»? Un socialista austriaco della prima metà del secolo ha detto: «Quando ho cominciato a leggere Marx, mi sono meravigliato di non averne sentito parlare a scuola. Quando ho cominciato a comprendere Marx, non me ne sono più meravigliato».