Scheda libro
Processo per corruzione
Da "Le Verrine" di Cicerone
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Un imputato eccellente che tenta prima di far slittare con ogni mezzo il processo e poi di sottrarsi al giudizio con tutti gli artifici possibili. Un Governatore di Roma dedito a ogni sorta di ruberie, che esibisce testimoni falsi e prezzolati, che corrompe abitualmente funzionari dello Stato, magistrati, che nomina giudici il suo avvocato, il suo medico personale, il suo indovino… Un legislatore che non esita ad emanare per suo tornaconto una serie di decreti “ad personam”. Un accusato potente che, forte di una rete di amici e di complici influenti, è solito investire all’estero i suoi capitali e che, ormai prossimo alla sentenza di condanna, fugge con il suo patrimonio, posto al sicuro in uno dei noti “paradisi fiscali” sulla Costa Azzurra. Sembra cronaca del nostro tempo. E invece no. Processo per corruzione ricostruisce fedelmente – e con sorprendenti analogie con le nostre cronache giudiziarie – un dibattimento che ebbe luogo al Foro Romano l’anno 70 avanti Cristo. L’imputato – Gaio Verre – era stato Governatore della Sicilia. E la parte civile, a difesa dei diritti dei siciliani depredati, era affidata a un avvocato ambizioso e “in carriera”: Marco Tullio Cicerone.